Nuova Agenzia Europea per l’Asilo, ecco cosa cambia
Aggiornato il mandato di EASO: più poteri, un responsabile per i diritti fondamentali e una riserva di 500 esperti
Più poteri, più personale, più garanzie sul rispetto dei diritti fondamentali. Così la nuova Agenzia Europea per l’Asilo prenderà il posto dell’attuale Ufficio Europeo di sostegno per l’asilo (EASO), secondo un regolamento approvato in via definitiva l’11 novembre dal Parlamento europeo.
La Plenaria ha approvato l’accordo informale con i Paesi UE con 396 voti favorevoli, 92 contrari e 73 astensioni. Una volta adottato formalmente dal Consiglio, il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno dopo la sua pubblicazione.
La nuova Agenzia – spiega un comunicato dell’Europarlamento – fornirà assistenza operativa e tecnica su richiesta ai Paesi dell’Unione. Le forme di sostegno prevedono, fra le altre cose, l’aiuto all’identificazione e alla registrazione di cittadini di paesi terzi e l’assistenza alle autorità nazionali nella gestione della procedura di protezione internazionale – anche in situazioni di crisi, di ricollocazione e di reinsediamento – e più in generale nell’attuazione del sistema europeo comune di asilo.
L’agenzia avrà anche il compito di sviluppare standard operativi, indagini e linee guida, nonché di fornire formazione su questioni relative all’asilo.
Su richiesta dei deputati, l’Agenzia creerà un posto per un responsabile dei diritti fondamentali, che sarà a capo del nuovo sistema di denuncia. Il responsabile dei diritti fondamentali sarà incaricato di assicurare che l’Agenzia rispetti i diritti di base nel corso delle sue attività. Sarà più in generale responsabile della promozione del rispetto dei diritti fondamentali nella politica di asilo dell’UE.
L’Agenzia creerà una riserva di almeno 500 esperti in materia di asilo provenienti dagli Stati membri (40 dall’Italia) che potranno essere rapidamente impiegati come membri delle squadre di sostegno per l’asilo accanto agli esperti dell’Agenzia e fornire assistenza operativa sul campo.
Dal 31 dicembre 2023, l’Agenzia valuterà in che modo i Paesi dell’Unione stiano applicando correttamente le varie procedure del sistema comune di asilo dell’UE, al fine di individuare eventuali carenze. Il monitoraggio potrà includere, ad esempio, la verifica dell’applicazione dei criteri utilizzati per valutare il bisogno di protezione e il tipo di tutela concessa ai richiedenti asilo. Questi criteri includono il rispetto dei diritti fondamentali, la garanzia di protezione dei bambini e il rispetto delle condizioni procedurali e di accoglienza.
Il sistema di monitoraggio e le disposizioni per sostenere la capacità e la preparazione dei Paesi UE in situazioni di pressione eccessiva sui loro sistemi di asilo entreranno in vigore dopo la sostituzione dell’attuale regolamento di Dublino.