Agire subito per la crisi umanitaria di Moira
Molte organizzazioni della società civile europea, tra cui FOCSIV, hanno firmato una dichiarazione affinchè le istituzioni UE, ma soprattutto gli Stati membri tramite i loro governi, si assumano la responsabilità di trasferire le migliaia di migranti, bambini, donne e uomini, del campo di Moira nei diversi paesi.
L’incendio del campo, le condizioni disumane dello stesso, l’indefinita detenzione delle persone mostrano l’ipocrisia di una Europa dei governi che si dichiara faro di civiltà nel mondo ma che viceversa agisce a discapito dei diritti umani.
La società civile europea denuncia l’ipocrisia dei governi e agisce concretamente giorno per giorno per garantire il rispetto dei diritti.
Infine la tragedia di Moira dimostra come il prossimo nuovo Patto su Migrazioni ed Asilo non possa fondarsi sulla creazione di centri di detenzione lungo le frontiere esterne dell’Europa, ma su una reale distribuzione delle responsabilità di accoglienza tra i paesi membri dell’Europa.
La Dichiarazione
CALL TO ACTION
Dalle organizzazioni della società civile in tutta Europa
INCENDI A MOIRA: I governi europei devono trasferire urgentemente gli sfollati dalla Grecia
Negli ultimi due giorni devastanti incendi hanno bruciato il Centro di registrazione e identificazione di Moria e le aree circostanti, sull’isola greca di Lesbo. Gli incendi hanno lasciato migliaia di persone vulnerabili senza casa e traumatizzate dall’evento, tra cui oltre 4.000 bambini.
Le organizzazioni sottoscritte ribadiscono il loro appello ai governi degli Stati membri dell’UE, con il sostegno della Commissione europea, a trasferire urgentemente gli sfollati dalla Grecia.
Pur essendo scioccati e rattristati da questo evento, esso non ci sorprende. Lesbo e gli altri hotspot dell’UE nelle isole dell’Egeo hanno raggiunto il punto di saturazione e rottura molto tempo fa. Il campo di Moria ospita attualmente circa 12-13.000 sfollati, con una capacità di ricezione ufficiale di soli 2.800 posti. Questi campi gravemente sovraffollati sono caratterizzati da condizioni di vita squallide e da una grave mancanza di strutture igieniche adeguate, condizioni che sono peggiorate con i maggiori rischi per la salute dovuti a Covid-19. La situazione negli altri hotspot della Grecia è altrettanto insostenibile e i ripetuti avvertimenti sono rimasti senza risposta per oltre quattro anni.
Accogliamo con favore il trasferimento di 406 bambini non accompagnati da Lesbo alla Grecia continentale, con il sostegno finanziario della Commissione europea. Ciò dimostra quanto rapidamente i trasferimenti possano essere coordinati quando esiste la volontà politica. Elogiamo l’impegno del governo norvegese per il trasferimento di 50 persone e l’appello del ministro degli esteri tedesco Heiko Maas per il trasferimento dalla Grecia in tutta l’UE.
Esortiamo i governi dell’UE a seguire con impegni e azioni concrete e senza indugio, l’esempio positivo delle ricollocazioni effettuate dalla coalizione di Stati membri volenterosi nel marzo 2020. Esempio che dimostra come le ricollocazioni possono essere effettuate in modo sicuro e con successo per tutte le persone coinvolte.
Gli Stati membri, le istituzioni dell’UE, le agenzie competenti dell’UE e dell’ONU con il sostegno della società civile, dovrebbero ora condividere esperienze, competenze e risorse per garantire l’adesione di altri Stati alla coalizione dei volenterosi.
Le organizzazioni sottoscritte sono pronte a sostenere questi sforzi, per offrire sicurezza agli uomini, alle donne e ai bambini bloccati in Grecia, e sostenere così i nostri valori europei, i diritti umani e la dignità umana.
Gli hotspot dell’UE come approccio alla gestione della migrazione nell’UE
Gli ultimi eventi dimostrano ancora una volta il fallimento del Sistema degli hotspot come approccio di gestione della migrazione nell’UE. Chiediamo al Parlamento europeo di indagare sul ruolo che l’UE e gli Stati membri hanno svolto nella fallita gestione di Moria. Inoltre, esortiamo la Commissione europea, la Presidenza tedesca del Consiglio dell’UE e gli Stati membri a ricordare le orribili immagini di Moria che brucia come prova inequivocabile del tragico costo umano di un sistema di asilo e di migrazione dell’UE basato su politiche di contenimento e di deterrenza. Raccomandiamo vivamente alla Commissione Europea di tenere conto di questi eventi in vista del Nuovo Patto su Migrazione e Asilo, e di garantire che le stesse politiche non informino le proposte di “centri di trattamento” alle frontiere dell’UE. È fondamentale che il Nuovo Patto sia preso come un’opportunità per un nuovo inizio del Sistema di accoglienza piuttosto che come una replica degli errori del passato.
Firmato da:
Action Aid Hellas (Faces of Migration partner) Ambrela Slovakia (Faces of Migration partner) ASGI BPID Bulgaria (Faces of Migration partner) Caritas Europa Caritas Hellas Caritas Slovakia Češi Pomáhají (Czech Republic) Child Circle Consortium of Migrants Assissting NGOs (Czech Republic) COSPE Onlus Danish Refugee Council (DRC) Defence for Children International Defence for Children International – Belgium Defence for Children International – Greece Defence for Children International – Italia Destination Unknown Diaconia ECCB (Faces of Migration partner) Diakonie Austria Dutch Council for Refugees Dynamo International – Street Workers Network Echo100Plus Eurochild Eurodiaconia Europe Must Act European Lawyers in Lesvos European Network on Statelessness Fenix Humanitarian Legal Aid FOCSIV – Italian Federation of Christian NGOs Italy (Faces of Migration partner) GCAP Belgium (Faces of Migration partner) Global Call to Action Against Poverty (GCAP) Europe Greek Council for Refugees (GCR) Help Refugees Human Rights League Slovakia ICMC Europe Immigrant Council of Ireland International Child Development Initiatives (NL) International Rescue Committee (IRC) INTERSOS Kids in Need of Defense (KIND) Kopin Lighthouse Relief (LHR) LUMOS Foundation Mareena Country Slovakia Médecins du Monde Belgique Médecins du Monde – France Minority Rights Group International Missing Children Europe Mokosha NGO Centre Movimento per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà (MAIS) (Italy) Nadácia Milana Šimečku (Slovakia) Network for Children’s Rights One Happy Family Lesvos ONGD Plataforma Portoguesa Organization Mondiale pour l’Éducation Préscolaire/ World Organization for Early Childhood Education Oxfam PAX Pax Christi Vlaanderen PICUM Plate-Forme Mineurs en Exil – Platform Kinderen op de Vlucht Povod Slovenia (Faces of Migration partner) Refugee Legal Support (RLS) Refugee Youth Service Slovak Humanitarian Council PRAKIS Solidarity Now SOS Villages Greece Still I Rise Terre des Hommes Hellas Terre des Hommes International Federation Velos Youth Vluchtelingenwerk Vlaanderen Women’s Refugee Commission References i Al Jazeera, 9 September 2020 ii CNN, 9 September 2020 iii UNCHR and Council of Europe, 9 September 2020
From Civil Society Organisations Across Europe
MORIA FIRES: European Governments must urgently relocate displaced individuals from Greece
Over the past two days devastating fires[1] burnt down the Moria Registration and Identification Center and surrounding areas, the EU Hotspot on the Greek island Lesvos. The fires have left thousands of vulnerable individuals homeless and traumatised,[2] among them over 4,000 children.[3]
The undersigned organisations reiterate their call on the governments of EU Member States, with support from the European Commission,[4] to urgently relocate displaced individuals from Greece.
While we are shocked and saddened at these developments, they come as no surprise. Lesvos and the other EU Hotspots[5] on the Aegean islands have reached breaking point long ago.[6] Moria camp is currently hosting roughly 12-13,000 displaced individuals, with an official capacity of only 2,800. These severely overcrowded camps are characterised by squalid living conditions and a severe lack of adequate sanitation or hygiene facilities, even amid the heightened health risks due to Covid-19.[7] The situation in the other Greek Hotspots is similarly untenable and repeated warnings[8] have remained unanswered for over four years.
We welcome the transfer of 406 unaccompanied children from Lesvos to the Greek mainland, with financial support from the European Commission.[9] It demonstrates how swiftly transfers can be co-ordinated when the political will exists. We commend the Norwegian government’s commitment to relocating 50 individuals[10] and German Foreign Minister Heiko Maas’ call for EU-wide relocation from Greece.[11] We urge EU governments to follow with concrete commitments and action without delay. The positive example set by relocations carried out by the coalition of willing Member States since March 2020[12] shows that relocations can be carried out safely and successfully for everyone involved. Member States, EU institutions, relevant EU and UN agencies with support from civil society should now share experiences, expertise and resources to ensure further states join the coalition. The undersigned organisations stand ready to support these efforts, to bring the men, women and children stranded in Greece to safety, and thereby uphold our European values of human rights and human dignity.
The EU Hotspots as an EU Migration Management Approach
The latest events prove once again the failure of the Hotspots as the default EU migration management approach. We call on the European Parliament to investigate the role that the EU and Member States played in the failed management of Moria. Moreover, we urge the European Commission, the German EU Council Presidency and Member States to treat the horrifying images of Moria burning as unequivocal proof of the tragic human cost[13] of an EU asylum and migration system based on containment and deterrence policies. We strongly recommend the European Commission to take these events into account with a view to the New Pact on Migration and Asylum, and ensure the same policies do not inform the proposals for ‘processing centres’ at EU borders. It is vital that the New Pact is taken as an opportunity to present a new start rather than a replication of past errors.
[1]https://www.aljazeera.com/news/2020/09/moria-ablaze-hundreds-forced-flee-overcrowded-camp-greece-200909035949757.html
[2]https://www.cnn.gr/politiki/story/233799/koymoytsakos-se-skines-prosorina-oi-3-000-astegoi-tis-morias-kamia-anthropini
[3]https://www.unhcr.org/news/press/2020/9/5f588b0e4/unhcr-offers-support-large-fire-destroys-asylum-center-moria.html; https://www.coe.int/en/web/commissioner/-/commissioner-calls-on-the-greek-authorities-to-provide-adequate-support-to-all-those-affected-by-the-fire-in-moria
[4]Together with relevant EU and UN agencies and in cooperation with civil society organisations.
[5]https://www.unhcr.org/news/briefing/2018/8/5b88f5c34/unhcr-urges-greece-address-overcrowded-reception-centres-aegean-islands.html
[6]https://www.amnesty.org/en/latest/news/2018/12/greece-and-the-eu-must-move-asylum-seekers-to-safety/; see also: https://refugee-rights.eu/wp-content/uploads/2020/03/Joint-Call-to-Action-European-Relocation-of-Children.pdf’
[7]https://www.msf.org/msf-forced-close-covid-19-centre-lesbos-greece
[8]https://www.hrw.org/news/2016/05/19/greece-refugee-hotspots-unsafe-unsanitary
[9]https://www.ekathimerini.com/256732/article/ekathimerini/news/eu-to-fund-transfer-of-morias-vulnerable-refugees-to-mainland-after-fire
[10]https://www.dpa-international.com/topic/huge-fire-guts-greece-infamous-moria-refugee-camp-urn%3Anewsml%3Adpa.com%3A20090101%3A200909-99-488763
[11]https://www.rnd.de/politik/maas-nach-dem-brand-in-moria-fluchtlinge-sollen-in-eu-verteilt-werden-PBWYX2MZ63POEH5THLZZGJIR5Q.html
[12]https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_668; https://www.pubaffairsbruxelles.eu/migration-relocation-of-unaccompanied-children-from-greece-to-portugal-and-finland-eu-commission-press/#:~:text=Spinelli%20Prize%20Project-,Migration%3A%20Relocation%20of%20unaccompanied%20children%20from%20Greece%20to,and%20Finland%20%7C%20EU%20Commission%20Press&text=While%20the%20scheme%20started%20with,pledged%20up%20to%202%2C000%20places
[13]https://www.msf.org/greek-eu-leaders%E2%80%99-demonising-migration-policies-place-people-more-danger