Il rapporto sui programmi di rimpatrio volontario dell’OIM nel 2019
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha pubblicato un rapporto contenente i punti salienti dei suoi programmi di rimpatrio e reintegrazione, con tendenze, iniziative e sforzi significativi che l’OIM ha fatto per assistere e reintegrare i migranti che nel 2019 sono tornati volontariamente nei loro Paesi d’origine.
L’anno scorso l’OIM ha assistito il ritorno volontario di 64.958 migranti. Questo numero è leggermente superiore a quello del 2018, ma mostra una diminuzione costante dei rimpatri volontari dallo Spazio economico europeo (SEE) e dalla Svizzera rispetto agli anni precedenti.
Le cifre indicano un aumento dei rientri volontari assistiti da regioni al di fuori dello SEE e della Svizzera, in particolare dall’Africa occidentale e centrale. Inoltre, Per la prima volta dall’inizio dei programmi di Rimpatrio Volontario Assistito e di Reinserimento (AVRR), la Germania non è più il principale Paese ospitante, superata dal Niger.
Il rapporto presenta anche i dati relativi al Ritorno Volontario Umanitario (VHR). Il VHR è fornito ai migranti in contesti umanitari, in Paesi come la Libia e lo Yemen. Qui nel 2019 sono stati oltre 15.000 i migranti a beneficiarne.
Per una più adeguata restituzione del lavoro dell’Organizzazione nel campo della reintegrazione sostenibile, la pubblicazione di quest’anno pone maggiore enfasi sull’assistenza alla reintegrazione, anche per i migranti il cui ritorno è stato organizzato da soggetti diversi dall’OIM. Sulla base dell’approccio integrato dell’OIM alla reintegrazione – che è stato implementato nel 2019 con il lancio del Manuale di reintegrazione – gli uffici nazionali dell’OIM in tutto il mondo hanno promosso la reintegrazione sostenibile dei migranti attraverso attività di consulenza e assistenza economica, sociale e psicosociale a livello individuale, comunitario e strutturale. Nel 2019, 112 uffici dell’OIM nei Paesi di accoglienza o di transito e nei Paesi di origine hanno fornito 126.442 servizi di assistenza alla reintegrazione.
“Questa pubblicazione ribadisce che il 2019 è stato caratterizzato da una serie di nuove iniziative nel campo del ritorno e della reintegrazione, il che dimostra che questo rimane un tema chiave nell’agenda politica nazionale e internazionale”, ha affermato Yitna Getachew, capo della Divisione Protezione e assistenza ai migranti dell’OIM.
Dei quasi 65.000 migranti assistiti nel 2019, il 44,6% dei beneficiari dell’AVRR ha fatto ritorno nella stessa regione. I migranti assistiti per il rientro in Africa occidentale e centrale hanno rappresentato da soli il 64,4 per cento di tali flussi, soprattutto a causa dell’aumento dei rientri volontari assistiti dal Niger.
Tra coloro che hanno ricevuto assistenza per il ritorno volontario nei loro Paesi d’origine, i cittadini etiopi sono stati i più numerosi nel 2019, con 6.098 rimpatriati, seguiti dai maliani (5.576) e dai guineani (4.458).
Leggi il rapporto “Return and Reintegration Key Highlights-2019”
Fonte: OIM
(7 luglio 2020)