Emergenza Covid: regolarizzazione dei cittadini stranieri
L’emersione dall’invisibilità di migliaia di persone che vivono e/o lavorano nel territorio italiano può significare, nell’attuale emergenza sanitaria, anche una migliore tutela della salute personale e pubblica. Questo il duplice obiettivo alla base della richiesta rivolta a Governo e Parlamento per una regolarizzazione dei cittadini stranieri. La proposta, lanciata da ASGI, ha raccolto l’adesione di persone del mondo della cultura e accademico, giornalisti, giuristi, scrittrici, e centinaia di associazioni, unite nel chiedere il riconoscimento della dignità alle centinaia di migliaia di persone straniere che, si legge nel documento, prive di permesso di soggiorno per lavoro o con un documento precario, sono esposte oggi a maggiori rischi di sfruttamento e di emarginazione sociale.
“Riteniamo necessario” si legge nella premessa della proposta destinata al Governo e al Parlamento ed in particolare alla Ministra dell’Interno ” non limitare la proposta a determinati settori produttivi, che rispondono alla sola esigenza di utilizzo di manodopera ove più forte è lo sfruttamento lavorativo, ma destinare la proposta a tutti/e coloro che vivono in Italia in condizione di irregolarità o di precarietà giuridica e che attraverso il permesso di soggiorno, per lavoro o per attesa occupazione, possono emergere come persone e non solo come manodopera. Soggetti di diritti e non solo braccia per il lavoro”.
D’altra parte anche la Commissione europea afferma che, nell’ipotesi in cui i rimpatri non possano essere effettuati “gli Stati membri dispongono di un ampio potere discrezionale per concedere il permesso di soggiorno o altra autorizzazione così da riconoscere ai migranti irregolari il diritto di soggiornare per motivi caritatevoli, umanitari o di altra natura, a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, della direttiva 2008/115/CE (“direttiva rimpatri”).” (“Covid-19: linee guida sull’attuazione delle disposizioni dell’UE nel settore delle procedure di asilo e di rimpatrio e sul reinsediamento – (2020/C 126/02)” pag. 12, pubblicazione del 17.4.2020).
“La proposta che sosteniamo – concludono le associazioni – comprende perciò una duplice possibilità: la richiesta di permesso per ‘ricerca occupazione’, di durata annuale e convertibile alla scadenza, oppure la richiesta di emersione dal lavoro irregolare, con sospensione dei procedimenti penali, amministrativi o fiscali in capo al datore di lavoro, fino all’esito del procedimento e loro estinzione in caso di definizione positiva, con rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro di durata annuale e convertibile alle condizioni di legge”.
Leggi il testo integrale della proposta: Emergenza Covid: èindispensabile la regolarizzazione delle persone straniere
Fonte: ASGI