Il progetto Volti delle Migrazioni il 21 gennaio lancia un video-racconto sui migranti e sui sistemi di caporalato nel settore agricolo. Si tratta di una storia concreta su un fenomeno drammatico che sta colpendo i lavoratori poveri e i migranti sfruttati dai caporali nei campi agricoli di molti paesi Europei.
Questa storia viene lanciata in occasione del Forum Globale su Migrazione e Sviluppo che si sta svolgendo in Ecuador, e che sta affrontando il tema della trasformazione rurale. I migranti sono i protagonisti della trasformazione rurale. Potrebbero essere attori positivi per valorizzare le produzioni locali migliorando il benessere delle comunità locali. Ma molte volte i migranti vengono invece sfruttati e fanno parte di un sistema che sta impoverendo i contesti rurali.
Il video ha un focus sul caso italiano, e i numeri raccontano di un fenomeno ampio: circa 450 mila lavoratori poveri nel settore agricolo vengono sfruttati. 130 mila di loro vivono in condizioni di quasi schiavitù. L’80% di questi lavoratori sono immigrati, vittime di un sistema produttivo dove il potere economico è concentrato in poche mani: nell’agro-industria e nella grande distribuzione organizzata. Il sistema è legato anche agli interessi dell’agromafia, che genera 25 miliardi di euro di entrate all’anno. Non sono bruscolini, ma grandi capitali, risultato di un sistema iniquo e criminale.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile richiedono un lavoro dignitoso per tutti (#SDG8) e modelli sostenibili di produzione e di consumo (#SDG12). Se vogliamo raggiungere gli SDGs, l’Unione Europea e i suoi Stati membri dovrebbero attuare delle politiche agricole, del lavoro e sulle migrazioni che proteggano i lavoratori e sostengano i piccoli produttori agricoli nell’ottenere prezzi equi rispetto alle grandi aziende della distribuzione organizzata.
Anche i migranti dovrebbero essere protetti. Allo stesso tempo, le politiche di cooperazione allo sviluppo dovrebbero sostenere i piccoli produttori nei paesi terzi, in Africa e in Asia, mentre le politiche commerciali non dovrebbero sovvenzionare le esportazioni che stanno schiacciando i produttori locali, generando l’espulsione dei lavoratori e migrazioni. Migrazioni che sono conseguenza anche anche degli investimenti per l’accaparramento della terra.
I cittadini Europei e le organizzazioni della società civile devono alzare la voce per combattere la nuova schiavitù creata da questo sistema, adottando nel contempo abitudini di consumo responsabili che non premiano i cibi e le merci prodotti violando i diritti delle persone e sfruttando in modo non sostenibile le risorse del pianeta.
Il progetto Volti delle Migrazioni produrrà una serie di video su storie di migranti collegate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questo video è il primo. Restate in contatto con il progetto per vedere le prossime storie!
Vedi qui il video